Alighiero Fabrizio Boetti ( Torino, 1940 - Roma, 1994) Il suo approccio all'arte è precoce.
E' un legame speciale quello che lega la Capitolium Art alla città di Roma: la nostra sede romana si trova proprio nell'ex studio di Mario Schifano, un luogo di grande importanza per la storia dell'arte italiana; i nostri esperti potranno così valutare di persona e rapidamente le opere dell'artista. Leggi la biografia completa
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Alighiero Fabrizio Boetti ( Torino, 1940 - Roma, 1994) Il suo approccio all'arte è precoce.
E' un legame speciale quello che lega la Capitolium Art alla città di Roma: la nostra sede romana si trova proprio nell'ex studio di Mario Schifano, un luogo di grande importanza per la storia dell'arte italiana; i nostri esperti potranno così valutare di persona e rapidamente le opere dell'artista. Dopo un'interssamento scolsatico per Poul Klee, scopre i tagli di Fontana e l'arte orientale. Inizia a viaggiare sin da giovane e a Parigi studia e pratica incisione. Tra il 1963 e i 1965 compie ricerche sull'utilizzo di diversi materiali, quali gesso, plexiglas e vari congegni luminosi. Le sue prime opere raffigurano oggetti industriali e sono disegni su carta, incisioni e monotipi. Nel 1966 si dedica alle prime opere tridimensionali, riferite ad oggetti di uso quotidiano, secondo il concetto dell'accumulazione. Insieme ad Anselmo, Calzolari, Fabro, Kounnelis, Merz, Paolini, Penone, Pistoletto, Prini e Zorio, prende parte al movimento Arte Povera, da cui si distaccherà dopo un non lungo periodo. Il suo lavoro si basa sui concetti di serialità, ripetitività e paternità dell'opera d'arte. Partecipa ad importanti rassegne ed esposizioni in tutto il mondo, viaggiando sempre con curiosità di conoscienza.