Biografia di Mario Sironi
Nato nel 1885, Mario Sironi è una delle figure più originali della pittura italiana ed europea del Novecento. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma e stringe amicizia con Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Gino Severini. Nel 1905 si trasferisce a Milano per continuare il suo percorso artistico e, nel 1908, compie un viaggio con Boccioni a Parigi e in Germania. Tornato in Italia, nel 1914 partecipa al movimento Futurista. Nel 1915 è si arruola volontario nel battaglione lombardo ciclisti e automobilisti, insieme a Boccioni, Sant’Elia, Marinetti, Russolo, Carlo Erba e Funi. Il ritorno all’antico propugnato in pittura viene proposto da Sironi anche tramite il recupero di tecniche classiche, come l’affresco, il mosaico, il bassorilievo monumentale Nel 1920 firma con Dudreville, Funi e Russolo il manifesto “Contro tutti i ritorni in pittura” che contiene alcune delle tesi che saranno poi fondamentali per la costituzione del gruppo “Novecento”, fondato nel 1922, col quale Sironi partecipa nel 1924 alla XIV Esposizione Internazionale d’arte di Venezia, presentandovi due opere: "L’allieva" e "L’architetto", che sono diventate delle vere e proprie icone della poetica novecentista. Successivamente Sironi partecipa anche alle Biennali del 1928, del 1930 e del 1932. Opera anche come progettista di padiglioni industriali (quello Fiat per la Fiera di Milano) e come scenografo teatrale.